Castelli di Cannero
I Castelli di Cannero sono uno dei luoghi di interesse del Lago Maggiore da non perdere.
Pur trovandosi nel territorio del comune di Cannobio, i Castelli di Cannero sono tre isolotti rocciosi situati esattamente di fronte al comune di Cannero Riviera, nella parte settentrionale del Lago Maggiore, sulla sponda piemontese. Su due di essi si trovano le rovine di antiche fortificazione che affiorano sulle acque del lago dando quasi l'impressione di galleggiare non molto lontano dalla riva.
Furono costruiti tra l'XI e il XII secolo da cinque fratelli della famiglia Mazzardi di Ronco soprannominati "Mazzarditi" o "fratelli della Malpaga", noti per le loro gesta brigantesche: essi, nel 1404, si impadronirono del borgo di Cannobio, imponendo pesanti tasse sulla popolazione locale e pretendendo per sè stessi la costruzione di una rocca. Le difficili condizioni in cui versava il Ducato di Milano alla fine del XIV secolo non consentiva un efficace controllo sulle tirannie locali così i "Mazzarditi" riuscirono per parecchi anni a conservare il potere sul litorale, soffocando nel sangue ogni opposizione.
Ma nel 1414, il nuovo Duca di Milano Filippo Maria Visconti, cinse d'assedio la rocca, costringendo i banditi ad arrendersi: il castello fu raso al suolo e al suo posto i Borromeo, ai quali venne ceduto il dominio di tali isolotti, costruirono nel 1519 una rocca fortificata a scopo difensivo chiamata "Vitaliana".
Nel settecento, a seguito della morte del conte Lodovico, i castelli furono abbandonati e caddero lentamente in rovina, pur essendo tuttora di proprietà dei Borromeo.
Purtroppo non sono visitabili a causa delle condizioni di degrado e di poca sicurezza in cui si trovano oggi. Tuttavia i ruderi sono uno degli scorci più pittoreschi del Lago Maggiore, colonizzati da diverse specie di uccelli acquatici: cigno reale, gabbiano reale, smergo maggiore, che nidificano riparati negli anfratti inaccessibili.
Negli ultimi anni sono state ripetutamente avanzate ipotesi di ristrutturazione della rocca Vitaliana.
In ricordo delle antiche vicende dei Castelli di Cannero si tramanda una leggenda che vuole che i "Mazzarditi", dopo la sconfitta, fossero gettati nelle acque del Lago Maggiore con un sasso al collo e perissero così annegati (la storia però ci dice che essi furono semplicemente banditi dal paese per quindici anni, trascorsi i quali furono riammessi nel loro borgo nativo).
I "Mazzarditi" sono però ricordati per la loro fama di predoni: pare che i briganti, pur di non consegnare i loro forzieri colmi di ricchezze al duca Filippo Maria Visconti dopo la loro sconfitta, preferissero gettarli nelle acque del Lago Maggiore, che ancora oggi potrebbe celare le loro ricchezze in profondità. Così si narra che nelle giornate in cui la nebbia è particolarmente fitta sul lago, sia possibile scorgere un veliero fantasma che veleggia attorno al castello reclamando l'antico tesoro sommerso dei "Mazzarditi": leggenda o realtà?