Giardini di Villa Taranto
Tra i luoghi di interesse del Lago Maggiore da non perdere ci sono sicuramente i Giardini di Villa Taranto, conosciuti in tutto il mondo per la loro bellezza e per la ricchezza delle specie floreali che ospitano.
I Giardini di Villa Taranto si trovano a Verbania, nella parte nord-orientale del promontorio della Castagnola, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, tra le cittadine di Pallanza e Intra.
La particolarità di questo luogo non è dato dalla Villa in sè, oggi non visitabile in quanto sede della Prefettura della nuova Provincia, ma proprio dai giardini annessi che armoniosamente coprono un'area di circa 16 ettari, in grado di ospitare essenze botaniche anche tra le più rare al mondo che regalano ai visitatori sfumature cromatiche infinite dai più inebrianti profumi. Un paradiso floreale unico al mondo: eucalipti, azalee, rododendri, magnolie, aceri, camelie, dalie, tulipani, fiori di loto, eriche, astri nani, ortensi, numerose piante tropicali e tante altre ancora. Ce n'è per tutti i gusti!
L'aspetto odierno dei Giardini di Villa Taranto non è frutto della natura spontanea, ma è il risultato plasmato nel tempo di un elaborioso studio intrapreso dal Capitano Mc Eacharn.
Di origini scozzesi, il Capitano giunse in Italia ancora giovane, pronto a coltivare il suo grande interesse per la botanica. Dal 1928 si mise alla ricerca di terreni che si prestassero alla realizzazione di un grande giardino e acquistò dalla marchesa di Sant'Elia la proprietà chiamata "La Crocetta" situata a Pallanza sul promontorio della Castagnola. Cominciò così a realizzare il suo sogno, rispettando esigenze estetiche e botaniche che gli permisero di creare un vero gioiello di botanica e di bellezze naturali. Raccolse piante e semi da ogni angolo della terra realizzando così collezioni rarissime.
Tra le opere più importanti che si devono al Capitano Mc Eacharn ricordiamo: la “Valletta”, realizzata dopo imponenti lavori di scavo; l’impianto d’irrigazione, la cui acqua viene pompata direttamente dal lago in un grosso serbatoio per poi essere irradiata in tutta la proprietà; i “Giardini terrazzati”, con le loro cascatelle, piscine, vasche per ninfee e fiori di loto; il “Giardino d’inverno” ed il “Giardino palustre”. Non mancano fontane ornamentali con giochi d’acqua che regalano emozioni surreali. Il Capitano vide così crescere il suo giardino, che chiamò Villa Taranto, in memoria di un suo antenato, il Maresciallo McDonald, nominato Duca di Taranto da Napoleone. Nel 1939 il Capitano Mc Eacharn, non avendo eredi diretti, decise di donare l'intera proprietà allo Stato italiano, ottenendo in cambio il permesso di essere sepolto nel mausoleo collocato al centro del parco.
Oggi il patrimonio botanico dei Giardini di Villa Taranto comprende circa 1.000 piante non autoctone e circa 20.000 varietà e specie di particolare valenza botanica.
Dal 1952 i Giardini sono aperti al pubblico in genere da aprile ad ottobre. La visita è libera lungo un itinerario indicato da numeri progressivi dove tutte le piante sono nomenclate. Per una visita completa e tranquilla dei Giardini di Villa Taranto calcolate un paio d'ore circa.
Nella stagione delle dalie, che va da luglio a ottobre, resterete d'incanto nel "Labirinto delle Dalie", dove oltre 1700 piante fiorite regalano un gioco di colori, grandezze e forme che non ha paragoni.
Vi ricordiamo anche la stagione del tulipano, che cade circa nel mese di aprile: per l'occasione il giardino si accende dei mille colori di oltre 80.000 bulbi in fiore, fra i quali il protagonista indiscusso è il tulipano. Nel "Labirinto dei tulipani" sono piantumate oltre 65 varietà con 20.000 corolle in fiore tra cui è possibile ammirare il ricercatissimo tulipano nero "Queen of night" e l’imponente "Big Chief", dal diametro della corolla di quasi 10 centimetri.
L’afflusso dei visitatori supera ormai le 150.000 persone per anno: giungono da ogni parte del mondo e non si tratta solo di turisti o di curiosi ma anche di studiosi e appassionati di botanica attratti dall'interessante varietà di piante e fiori o desiderosi magari di studiare più da vicino esemplari rari come la "Dicksonia Antartica" e la "Davidia Involucrata" che per la peculiare fioritura bianca è denominata "albero dei fazzoletti". Un'altra specie molto ricercata è la "Victoria Cruziana", regina delle piante acquatiche originaria delle aree dei grandi bacini fluviali dell’America meridionale (Paraguay e Argentina) che dal 1956 ha trovato il suo habitat naturale nella "Serra dei Giardini Botanici" di Villa Taranto.